
09 Ott Il Sole24Ore – Speciale ECONOMIA SICILIA 2023
Intervista al nostro Direttore Generale Luciano Basile
“Tecnologia e innovazione: ecco la sicurezza 4.0 ”
“OGNI INDIVIDUO ha diritto alla sicurezza della propria persona”. Le parole contenute nell’articolo 3 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo ispirano da sempre l’azione di Sicurtransport, tra le principali società del gruppo Basile, uno dei più grandi del Mezzogiorno e del Paese nel settore della Sicurezza, con quasi 4000 dipendenti.
“La sicurezza è al centro della nostra azione quotidiana. Un concetto – precisa Luciano Basile CEO del Gruppo Sicurtransport – che si è evoluto nel tempo e che abbiamo sempre voluto coniugare tra tradizione e innovazione.
Non più solo la sicurezza classica rappresentata dai vigilantes armati, ma molto altro, a partire dai nuovi strumenti tecnologici che ci permettono di offrire
servizi innovativi e di svolgere una sicurezza preventiva, non solo fisica. Il compito degli istituti di vigilanza, infatti, è prevenire un fatto che danneggi persone, immobili o attrezzature poste sotto il nostro controllo.
Un’ azione strettamente connessa ad un futuro che prima guardavamo nei film di fantascienza, ma ormai fa parte del nostro lavoro quotidiano: l’utilizzo di droni aerei e di terra, di mezzi anti-droni, di sistemi di videosorveglianza con telecamere intelligenti, termiche e ad infrarossi, di sistemi di riconoscimento facciale e delle targhe. Le applicazioni sono
illimitate. Occorre alzare il livello di innovazione nel nostro Paese – continua – anche nel campo della sicurezza, modernizzando strutture e
tecnologie, per i servizi di digitalizzazione e interconnessione, dalla telesorveglianza ai controlli delle banconote, così da avere un maggiore accuratezza anche nel campo
dell’antiriciclaggio”.
La sicurezza si declina in numerosi aspetti, adattandosi alle nuove esigenze.
“Siamo stati una delle prime aziende in Italia – precisa il manager Basile – che ha proposto e svolto il servizio di controllo e verifica delle norme anti Covid sui bus urbani, in Sicilia.
Non abbiamo voluto, però, limitare i nostri servizi al mantenimento del distanziamento o a verificare la temperatura o il green pass. Abbiamo aumentato la nostra offerta, controllando e vendendo i biglietti sopra i mezzi.
L’ azione dei nostri uomini è servita anche per aumentare l’ordine e la sicurezza all’interno dei bus e affrontare il problema dei passeggeri senza biglietto.
Oggi, terminata l’emergenza Covid, sono rimasti gli altri servizi: i cittadini hanno risposto positivamente, le vendite dei biglietti sono sensibilmente aumentate e la funzione di controllo e deterrenza sui mezzi sta ben funzionando. Ecco un esempio piccolo ma concreto di sicurezza a 360 gradi, con una forte sinergia tra pubblico e privato”.
Massima attenzione anche al tema, attualissimo, della cybersicurezza.
Molte dinamiche lavorative si sono trasferite in una dimensione telematica, con smart working e digitalizzazione dei documenti. “Il cuore di ogni azienda, oggi, è rappresentato dai server e dalle reti digitali, che devono essere protette il più possibile, anche per la salvaguardia dei clienti/utenti, quindi di tutti i cittadini.
Il Pnrr e le altre risorse disponibili saranno centrali per la sicurezza e la cybersecurity. E la ripartenza delle aziende, della P.A. e del sistema-paese nel suo complesso.
A patto che – avverte Basile – tutto si svolga con la massima celerità e con una necessaria collaborazione tra pubblico e privato”.
Una collaborazione che può essere decisiva anche nello sviluppo della sicurezza sul campo.
In un recente sondaggio, il 65% degli italiani gradirebbe che gli istituti di vigilanza siano di supporto alle forze dell’ordine e ai vigili urbani, per la sicurezza ed il controllo delle città nelle zone più a rischio e dei centri storici.
“Oggi, nella città italiane, di notte ci sono più pattuglie degli istituti privati che delle forze dell’ordine. Ecco perché Sicurtransport ha avviato con alcuni comuni il controllo di
alcune specifiche zone urbane o delle discariche abusive. Ma – osserva – si può fare molto di più, attuando una collaborazione vera, stabile e concreta, perché la deterrenza ed il controllo che una divisa può svolgere, anche di un vigilante privato, sono davvero significativi. Siamo orgogliosi dei nostri numeri: 20 le strutture – tra sedi, centrali operative e caveau – in cui operiamo.
Quasi 300 tra mezzi blindati e non blindati, al servizio di migliaia di clienti, dalle principali banche italiane ai grandi enti statali, da Poste italiane a Trenitalia, dalla GDO ai grandi gruppi di distribuzione del carburante, dalle farmacie ai privati. Solo a titolo esemplificativo, nel 2022 la società ha lavorato, contato e protetto contanti nei propri caveaux per un valore di ben 27,8 miliardi di euro”.
A parte i numeri, però, c’è il valore umano di un lavoro che va oltre la tecnologia, gli allarmi, le blindature.
“È il valore delle guardie giurate, professionisti che garantiscono la sicurezza delle nostre comunità. Sono spesso i primi a rispondere in situazioni di emergenza, fornendo assistenza immediata fino all’arrivo delle forze dell’ordine.
Come – conclude Basile – nel recente caso di cronaca, che ha visto una delle nostre guardie coinvolta nel salvataggio una donna che ha tentato il suicidio nel palermitano, confermando così il ruolo indispensabile dell’esperienza, della competenza e del valore umano a presidio della sicurezza”.
Il Sole24Ore – Speciale ECONOMIA SICILIA 2023